venerdì 21 maggio 2010

Piccoli artisti e giovani designer (parte seconda)

“Ripensando a tutta la storia dell’arte, dall’antichità alla contemporaneità, che collegamento riesci ad instaurare fra ciò che hai visto oggi al Salone del Mobile e ciò che hai studiato?”


Martina
La Serie di Covoni studiata da Monet, nel movimento artistico dell’impressionismo della fine dell’ottocento, sembra essere ripresa da una serie di scaffali chiusi interamente da fili pendenti colorati con toni gialli e marroni. Con una forma semiovale.
Alcune poltrone o sedute di differenti colori e composizioni con linee forti e dinamiche riconducono alle recenti architetture della ormai famosa Zaha Hadid, della quale sono stati esposti alcuni vasi.
Molti rimandi anche alle più famose tra le sedie di architetti, come Le Corbusier e Mies van Der Rohe.


Marta
Un interessante collegamento è quello della “metamorfosi”. Spesso nell’arte gli artisti, i pittori soprattutto, si sono ispirati alle Metamorfosi di Ovidio, e quindi alla mitologia. La parola “metamorfosi” compare in diversi stand: gli oggetti di design si possono “trasformare”, variando la loro funzione.


Silvia
Forti richiami a Mies van Der Rohe e Le Corbusier, la cui semplicità ed essenzialità rimangono ancora contemporanee.
Anche l’influenza della corrente decostruttivista ha trovato spazio negli oggetti di design (sedie, cassettiere) che vengono scomposti assumendo caratteri non classici ma contemporanei.
Molte forme sono riconducibili al linguaggio dell’architetto Hadid.

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